L’età degli alberi
Le più antiche creature viventi sono gli alberi: conifere basse e contorte, indigene delle White Mountains californiane, in vita da quasi 5.000 anni. Avevano già più di 1.000 anni quando iniziò la civiltà degli antichi Greci verso il 1200 a.C. Quasi altrettanto longeve sono le massicce Wellingtonia, anch'esse californiane, che hanno raggiunto un'età di circa 3.400 anni.
Gli alberi che possono raggiungere età secolari sono numerosi anche nel nostro Paese. Si possono infatti ammirare esemplari di grandi dimensioni ed età vetuste di querce, aceri, tigli, bagolari, platani e altri ancora sia in parchi e giardini sia in natura. Molto meno comuni sono le piante che raggiungono età millenarie: tra queste possiamo ricordare il tasso, che pare possa raggiungere i due millenni; il cipresso che può pure diventare ultramillenario, l'olivo e il castagno. Ovviamente alberi cosi vecchi sono molto rari. Olivi forse millenari esistono qua e là in Sardegna; si è già ricordato il castagno dei cento cavalli, sull'Etna, la cui età non è nota con sicurezza, ma pare superi il millennio. Tra i cipressi si ricorda quello colossale che si trova in un chiostro di un convento francescano a Verucchio (vicino a Rimini), che pare sia stato piantato da San Francesco.
Come si formano gli anelli
Quando un albero, che vive in regioni a clima temperato, come nel nostro Paese, viene abbattuto, sul tronco tagliato si possono notare diversi cerchi. Ognuno di questi cerchi corrisponde a un anno di crescita.
Gli alberi crescono solo nell'epoca più calda dell'anno - di solito da marzo a ottobre - e l'accrescimento del legno primaverile differisce dall'accrescimento estivo. In primavera, si formano cellule dalle pareti sottili e con lume ampio, che portano acqua e sali minerali (linfa) dalle radici alle parti dell'albero che stanno rapidamente crescendo. In estate, si formano invece cellule con pareti più spesse per conferire robustezza alle parti neoformate.
Il legno primaverile, a pareti sottili, ha colore più chiaro del legno estivo, a pareti più spesse e, sebbene i due legni si saldino tra loro nel corso della crescita annuale, quello estivo scuro, che si forma al termine della stagione di crescita, si nota chiaramente rispetto al legno chiaro primaverile della stagione successiva, e forma quindi un anello.
Come stabilire l'età di un albero
Gli anelli annuali non hanno necessariamente tutti lo stesso spessore. Rivelano non solo l'età di un albero ma anche la sua storia: indicano, per esempio, se c'è stato un anno di siccità in cui la crescita è stata limitata, determinando un anello più stretto. Mostrano anche eventuali ostacoli alla crescita, quali gelate, danni da fuoco o da animali da pascolo.
È possibile contare gli anelli annuali in un albero ancora vivo. Si fa con uno strumento detto "succhiello", che viene conficcato nel tronco in direzione del suo centro e taglia un campione di legno, spesso quanto una matita, sul quale una volta estratto si può contare il numero degli anelli.
Un altro metodo per stabilire l'età degli alberi più grandi consiste nel misurare la circonferenza del tronco a un'altezza di circa 1,5 m
dal suolo. Sebbene un albero vecchio cessi di crescere in altezza, deve continuare a formare anelli annuali per nutrirsi, cosicché la circonferenza del tronco aumenta finché vive.
Con misure ripetute di alberi di grandi dimensioni si è potuto stabilire che, in media, un albero che abbia una chioma integra aumenta la propria circonferenza di circa 2,5 cm l'anno, sempre che non viva in condizioni di sovraffollamento.
Gli alberi che invece crescono nei boschi in situazioni di competizione con altri alberi aumentano la propria circonferenza di circa 2,5 cm ogni due anni, e quelli che vivono confinati su spazi ristretti - per esempio nei viali aumentano la propria circonferenza in egual misura in circa un anno e mezzo.
Sebbene gli alberi giovani, di solito, crescano più rapidamente di quelli vecchi, i 2,5 cm l'anno possono rappresentare un valore medio. Cosicché un albero che abbia la circonferenza di circa 2,5 m e che cresca in uno spazio libero conta probabilmente circa 100 anni.
Le conifere
L'età di una conifera può essere valutata anche dalla disposizione dei rami, un metodo che si rivela accurato per gli esemplari abbastanza giovani. I rami sono disposti in verticilli, che sono composti da vari rami che crescono in direzione pressoché orizzontale intorno al tronco a una medesima altezza. I verticilli sono evidenti su tutte le conifere fino a 40 o 50 anni d'età, a eccezione dei cipressi, ma sono soprattutto visibili negli abeti e nei pini.
I verticilli si originano da gemme laterali raggruppate alla base della gemma apicale, e ogni primavera da tutte queste gemme si originano nuovi rami. Ciascun verticillo di rami risulta perciò diviso da un tratto di tronco che è stato originato dalla gemma apicale; il verticillo e il tratto di tronco sovrastanti rappresentano la crescita di un unico anno. Sebbene da un germoglio principale si possano sviluppare altri getti laterali, questi non si dispongono in verticilli e non sono robusti quanto quelli di un verticillo.
L'età di un albero può essere stabilita contando i verticilli, ma è sempre bene aggiungervi qualche anno per i rami inferiori che in certe annate possono andare perduti. I rami che sono stati tagliati lasciano di solito cicatrici visibili per vari anni. Un cerchio di cicatrici intorno al tronco indica l'inizio di una crescita annuale.
Talora, comunque, un albero può sviluppare due verticilli nel corso di un unico anno.
Ciò può accadere in una stagione estiva protrattasi a lungo e seguita da un autunno mite, quando cioè le gemme, che si sono sviluppate nell'estate, per poter crescere nell'anno successivo vengono stimolate ad aprirsi precocemente, nel tardo agosto, a causa della temperatura favorevole, I getti che si originano da questa ripresa vegetativa autunnale sono però in genere di dimensioni inferiori rispetto a quelli normali.
Cosa mostrano gli anelli
Coniando gli anelli annuali di un albero è possibile
stabilirne l'età. Gli anelli indicano anche gli anni
di siccità quando l'albero è cresciuto meno del solito,
le estati umide quando invece è cresciuto più rapidamente.
e le avversità patite nell'arco della sua vita.
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